Sei servita - Das Bild der Frau in der Werbung

PS und Pose: Weil sexy aussehen wichtiger ist als Sicherheit im Straßenverkehr

// Kathinka Enderle //
Glänzende Kurven und rasante PS: Ein perfides Spiel, bei dem die Autowerbung Frauen als schmückende Objekte einsetzt und Männer mit schnellen Autos als unwiderstehlich präsentiert. Diese Taktik gilt als fester Bestandteil und beruht auf zwei Strategien: die Ausbeutung weiblicher Reize und die Ansprache männlicher Instinkte.
© Toyota Schweiz AG
Was könnte mehr Menschen dazu verleiten, ein Auto zu kaufen, als eine attraktive junge Frau, die halb nackt auf der Motorhaube posiert? Aber waren Autos nicht einst eine exklusive Männersache, und ist das in einigen Ländern bis heute nicht noch immer so? Frauen wurde kaum zugetraut, ein Auto zu fahren oder zu kaufen – doch gemäß der Automobilindustrie betonen nichts besser die PS eines Wagens als die weiblichen Kurven einer Frau.
Abendkleider, Nagellacke und Hochzeit
Toyota griff in der Schweiz auf eine unerschöpfliche Quelle der Kreativität zurück. Wer hätte gedacht, dass ein Prius und ein Abendkleid mit sexy Pose so gut zusammenpassen würden? Was das eine mit dem anderen zu tun hat? Richtig, nichts! Aber wer braucht schon Logik, wenn man Frauen als dekorative Elemente einsetzen kann?

Wenn das nur alles wäre … Renault bot in Frankreich Nagellacke an, die nicht nur Kratzer am Auto kaschieren sollten, sondern gleichzeitig Frauen auf ihre Schönheitsprobleme und die vermeintliche Unfähigkeit, ein Auto zu fahren, reduzieren. Warum sollte eine Frau über ein Auto nachdenken, wenn sie stattdessen den perfekten Nagellack aussuchen kann?
© Autohaus Gotthard König GmbH - 
www.youtube.com/watch?app=desktop&v=Axw1orvuw40
Dann gab es noch eine chinesische Audi-Werbung, die eine Braut mit dem Kauf eines Gebrauchtwagens gleichsetzte. Frauen sind schließlich nur dazu da, um erworben zu werden, oder? Die Vorstellung, Frauen könnten eigenständige Individuen sein, gibts nicht. Und, mal ehrlich, wer braucht Gleichberechtigung, wenn man Frauen als Besitz betrachten kann?

Doch das Autohaus König in Deutschland macht Hoffnung mit „Empowerment sells“! Micaela Schäfer, ihre ausgewählte Ikone, zeigt mit ihrem Humor den Weg – weg von den alten Klischees und hin zu einer Zukunft, in der Frauen nicht mehr bloße Dekoration sein sollen. Das Erotikmodell verkündet Gleichberechtigung und zeigt damit, dass Frauen nicht nur schöne Kurven haben, sondern auch eine Meinung … Jedenfalls, solange sie dabei ein Auto verführen.
Sexistische Stereotype in der Autowerbung beeinflussen die Wahrnehmung von Geschlechterrollen und das Verkehrsverhalten. Frauen werden als bloße Objekte dargestellt, ihre Rolle als gleichwertige Verkehrsteilnehmerinnen wird damit untergraben. Sicherheit und Verantwortung scheinen weniger wichtig als das Streben nach einem Erscheinungsbild, das sexistischen Normen entspricht. Aber wer interessiert sich schon dafür, sicher und verantwortungsvoll unterwegs zu sein, wenn man einfach nur sexy aussehen kann, oder?

Parliamo in pubblico

Prendiamo coraggio

// Lorena Palanga //
Gli studi dimostrano che le donne hanno più paura rispetto a questa competenza oggi più che mai cruciale nel mondo professionale.
© Pavel Danilyu - pexels
Per contare di più ed essere più presenti, per non dover più essere costrette ad assistere all’ennesimo “manel“, ovvero conferenze tutte al maschile, le donne devono acquisire maggiore sicurezza nel parlare in pubblico. Lo confermano diversi studi presentati negli ultimi anni: l’ansia che deriva da questo tipo di esposizione è soprattutto donna. Quella che più preoccupa è la paura del giudizio, alla quale si deve aggiungere la pressione che la donna subisce legata al suo aspetto esteriore. Per non parlare del timbro di voce: le donne che per costituzione hanno un tono meno grave rispetto a quello degli uomini e si focalizzano molto su questo aspetto. Perfino la lady di ferro, la premier britannica Margaret Thatcher, decise di lavorarci su per renderlo meno acuto e più adatto a quello di un capo di Stato. Il mix di queste paure e ansie rappresenta un ostacolo se si tiene conto che nel mondo del lavoro attuale la capacità di comunicare efficacemente davanti a un pubblico può fare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi professionali. È risaputo infatti che chi ha maggiore difficoltà a parlare in pubblico rischia oggi di essere penalizzato rispetto a chi, invece, padroneggia con sicurezza quest’arte. Nel mondo professionale odierno, saper comunicare efficacemente è un ingrediente fondamentale per arricchire quello che viene definito il proprio personal branding.
I consigli per acquisire sicurezza quando si parla in pubblico
Come per ogni traguardo che si vuole raggiungere, la ricetta magica non esiste, ma ci sono alcuni consigli che possono aiutare a migliorare la capacità di parlare in pubblico. La regola numero uno è quella di non pensare al momento in cui si parla davanti ad un pubblico come ad una performance che deve risultare perfetta, ma come a un momento di condivisione delle proprie esperienze. Se si riesce in questo intento, l’angoscia può trasformarsi in opportunità. Passando ai consigli più pratici, serve, sicuramente, provare prima, più volte, i contenuti che si vogliono esporre. Aiuta anche prendere familiarità con il luogo in cui avverrà la presentazione. “Meno è meglio” e quindi sfrondare il discorso dagli argomenti accessori può essere utile, così come rimanere fedeli alla scaletta che ci si è preparati senza divagare. Importantissima è la respirazione. Spesso quando si parla in pubblico, se si è tesi, lo si fa troppo velocemente. Imparare a gestire la respirazione può aiutare anche a diminuire l’ansia.

Per diventare più sicure nel public speaking è possibile iscriversi a uno dei tanti corsi, proposti ad esempio dal Wi-FI dell Camera di Commercio di Bolzano o leggere i tanti libri pubblicati sul tema. Fondamentale però resta la pratica per acquisire una competenza strategica e diventare così finalmente protagoniste.
La curiosità
Si dice che Margaret Thatcher si facesse aiutare da un vocal coach arrivato direttamente dal National Theater e arrivò ad abbassare il proprio tono di voce di 46 hertz. Abbastanza per raggiungere un’impostazione di voce “rispettabile“ secondo i canoni del tempo.